PIERFRANCESCO FAVINO – Il camaleonte

PIERFRANCESCO FAVINO, nato a Roma il 24/08/1969 (fonte: archivio Grazia Bordoni) – Vergine ascendete Ariete

IL CAMALEONTE

ROMANZO CRIMINALE – Clicca qui per vedere il trailer
SATURNO CONTRO – Clicca qui per vedere il trailer
ANGELI E DEMONI – Clicca qui per vedere il trailer
IL TRADITORE – Clicca qui per vedere il trailer
HAMMAMET – Clicca qui per vedere il trailer

Pierfrancesco Favino nasce a Roma nel 1969, dove frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Dopo aver lavorato in teatro, debutta in televisione, nel 1991. Sarà però il grande schermo a consacrarlo, film dopo film, come uno degli attori più versatili della sua generazione, se non probabilmente il migliore in assoluto, per la sua straordinaria capacità di trasformarsi ed immedesimarsi nei personaggi che dovrà via via interpretare, fino al punto di assumerne (nei casi di ‘biopic’) ogni gesto, ogni movenza, fino alle più sottili sfumature.
Proprio per questa bravura (e per la capacità di scegliere copioni interessanti) è stato insignito più volte di premi come migliore attore protagonista, o come comprimario.
In particolare, lo ricordiamo come trentenne affetto dalla sindrome di Peter Pan nel film corale (e di grande successo di pubblico e critica) di Muccino (2001) ‘L’ultimo bacio’, come capo spietato e carismatico della banda della Magliana nel pluripremiato film ‘Romanzo Criminale‘, di Michele Placido (ispirato alle vicissitudini della banda della Magliana), per il quale riceve il Nastro d’Argento, in ex aequo con gli altri due co–protagonisti, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria. Riceve inoltre il David di Donatello nella stessa categoria.
Nel 2006, gli si aprono le porte della cinematografia internazionale: reciterà, in un piccolo ruolo, con Ben Stiller, in ‘Una Notte al Museo’. Senza colpo ferire, riesce quindi, pochi mesi dopo, ad acciuffare anche la parte dello scrittore di favole, compagno di Luca Argentero, nell’acclamato ‘Saturno Contro’ di Ferzan Ozpetek. Sembra proprio non sbagliarne neanche una. Ormai la consacrazione è ufficiale.
Nel 2012 prende parte a diverse pellicole, tra le quali spicca quella del regista Marco Tullio Giordana sulla strage di Piazza Fontana: ‘Romanzo di una strage‘. Grazie alla sua intensa interpretazione dell’anarchico Giuseppe Pinelli, vince il suo secondo David di Donatello come miglior attore non protagonista.
Nel 2013, lavora ancora con Ron Howard in ‘Rush’, nel quale è il pilota di Formula Uno Clay Regazzoni.
L’infinita serie di personaggi interpretati non gli impedisce di girare spot televisivi e, nel 2018, di mostrare le sue doti di showman, imitatore, presentatore ed intrattenitore conducendo, a fianco di Claudio Baglioni e di Michelle Hunziker, la 68a edizione del Festival di Sanremo. Inutile dire che riesce a stupire anche in queste vesti.
Il suo impegno sociale lo porterà, stavolta, nel 2019, ad interpretare il ruolo di Tommaso Buscetta ne ‘Il traditore‘, di Marco Bellocchio, restituendo in maniera impeccabile il personaggio del primo uomo di mafia a dichiararsi pentito, nonché fondamentale collaboratore di giustizia, guadagnandosi un altro David di Donatello (2020). Oltre che per lui, un trionfo per il film. che si porta a casa ben sei statuette: film, regia, attore protagonista, e non protagonista (Luigi Lo Cascio), sceneggiatura originale e montaggio.
E’ sempre del 2020 l’ulteriore, magistrale prova d’attore in ‘Hammamet‘, regia di Gianni Amelio, racconto degli sei mesi di vita di Bettino Craxi. E impressionante notare come (anche grazie ad un formidabile lavoro d’équipe di ‘trucco e parrucco’) Favino sia riuscito a ‘vestire’ l’imponente fisicità dell’ex segretario del PSI, a riprodurne esattamente la voce, i tic, la gestualità. Forse il film non passerà alla storia, ma certamente la sua statura d’attore in questa performance è gigantesca. Scommettiamo su un ennesimo riconoscimento?

ANALISI DEL TEMA NATALE:

Il grafico del tema natale, ha nel segno solare, la Vergine, una delle possibili ragioni della sua minuzia e precisione nel definire e studiare ogni piccolo dettaglio (il Sole è collocato perfettamente nella sesta casa, co-significante verginea) assieme a Plutone (la creatività, il trasformismo, la maschera dell’attore, il riuscire ad essere viscerale e distaccato al tempo stesso) e a Mercurio (governatore del segno), che diventa particolarmente importante in quanto angolare (congiunto al DS: l’intelligenza, la comunicativa, la versatilità), assieme a Urano e a Giove nel segno della Bilancia (ormai entrambi nella settima casa). In questo spazio di 6 pianeti, si collocano tutto il perfezionismo e l’amore per il gesto ricercato, tutta la sua bravura. Mi colpisce anche Saturno, in prima casa e in trigono al Sole: ulteriore garanzia di rigore e precisione, del senso del limite, che viene poi sempre superato. Anche la Luna in Capricorno è in qualche modo ‘saturnizzata’, così come i pianeti in Bilancia, che sottolineano ulteriormente la sua generosità (Giove in settima) nel darsi senza riserve al suo pubblico. Urano al discendente potrebbe rappresentare ruoli anche poco ortodossi o la scelta di un certo tipo di cinematografia d’avanguardia (Ozpetek, etc). Benissimo i valori in settima per i tanti film corali in cui ha eccelso (‘Saturno contro’, ‘Romanzo criminale’, ‘L’ultimo bacio‘, etc.). Il viso dai tratti molto virili può essere ben rappresentato dal l’ascendente Ariete. Tra impulsi ed istintività (asc. Ariete) e la precisa coscienza del proprio posto nel mondo (pianeti tra sesta e settima casa, Saturno in prima casa trigono al Sole in sesta) si ergono come sostegni e mediatori la sua Venere in quinta casa (amore per lo spettacolo, creatività) e, dall’altro lato dell’opposizione, quel Nettuno in Scorpione in ottava disinteresse per il lato più prosaico del suo mestiere? Tendenza a reinvestire quanto guadagnato in nuove imprese? Non del tutto, visti i sestili che Nettuno riceve contemporaneamente da Mercurio, Urano e Plutone. La soluzione potrebbe trovarsi nella sua scelta di fondare l’Actor’s Center di Roma e di diventare inoltre direttore e insegnante presso la Scuola di Formazione del Mestiere dell’Attore “L’Oltrarno” di Firenze. Una cosa sembra certa: che detesti non poter avere sotto controllo le situazioni, forse persino le emozioni: troppo Saturno, troppo perfezionismo, troppo spirito di sacrificio. Si legge tra le righe una futura carriera da regista. Una nota particolare è costituita da quel Marte isolato in nona casa. Parlerebbe di carriera all’estero, e la sua partecipazioni alle produzioni internazionali sopra citate (oltre a ‘Una Notte al Museo‘ (2006), ‘Le cronache di Narnia’ (2007), ‘Miracolo a Sant’Anna‘ (2008) di Spike Lee, ‘‘Angeli e Demoni’ (2009), al fianco di Tom Hanks).
La sua carriera oltre i confini nazionali si apre in un anno che vede, oltre al passaggio di Plutone di transito al sestile di Plutone e Mercurio radix in sesta casa, lo splendido trigono di Saturno in Leone al suo isolato (e potenzialmente ‘problematico’) Marte in Sagittario nel nono campo. Da manuale.
Ad ogni modo, con un tema natale così parlante, Favino potrebbe essere l’esempio che inclinazioni e caratteristiche naturali ben definite e una grande caparbietà possano incidere più indelebilmente di qualche momento di stasi o difficoltà.