Asia Agento: autobiografia di un cuore selvaggio

ASIA ARGENTO – Vergine asc. Bilancia

AUTOBIOGRAFIA DI UN CUORE SELVAGGIO

Attrice, regista, sceneggiatrice, cantante, DJ e globetrotter, la controversa Asia Argento nasce a Roma il 20 Settembre del 1975 da Dario, celeberrimo regista italiano del genere horror, e dall’attrice fiorentina Daria Nicolodi.
La sua autobiografia, recentemente edita da Piemme, offre un ritratto crudo e impietoso, a tratti scabroso, a tratti sofferto e debordante di una sensibilità sopra le righe.

Che possa non risultare simpatica di primo impatto, uno di quei personaggi che ami o odi, non appartiene a questo tipo di disamina. Che la sia vita sia stata un tourbillon di esperienze di vario genere, molte delle quali traumatiche o insolite, non sembrerebbe a prima vista dalla combinazione Vergine + Bilancia: due segni di riflessione, autocontrollo, senso della misura.
Già questo è un punto di partenza fallace, giacché, inoltrandosi nei meandri della carta astrale, emerge molto di più: una dominante plutonica (congiunto all’Ascendente), con Urano (anticonformismo) e Mercurio in prima casa (cosignificante Ariete), tra Bilancia e Scorpione. Il Sole in dodicesima (originalità, ma anche stati di chiusura, di momentanea follia: “Avevo i miei modi per evadere la realtà che mi circondava” – cit.) quadrato a Marte in nona fa intuire quanta distanza ci possa essere tra la realizzazione dei suoi progetti e e la sua vera essenza, e, forse, quanto, a più riprese, sia stata attratta da uomini ‘dannati’ o tormentati. Senza nominarli tutti (nel libro ne cita moltissimi (Giove sestile a Marte), taluni stranieri (Marte in nona casa): l’eccentrico Marco Castoldi, in arte Morgan, e lo chef Anthony Bourdain, morto suicida nel 2018, mentre “vivevano una storia aperta, non esclusiva”(cit.), poco dopo alcune fotografie che ritraggono lei in atteggiamenti affettuosi con un fotografo francese, e per questo sospettata di aver in qualche modo contribuito all’atto autolesivo del compagno. Accuse su accuse.

Carisma, mutevolezza, intelligenza e stranezze, metamorfosi, ricerca di emozioni forti parrebbero essere scritte, oltre che nel suo libro, anche nel Tema Natale, che però pare poggiare, contemporaneamente, su linee guida abbastanza forti da non farla precipitare totalmente nell’abisso, come se forse ci sia molto più di un anelito, se non proprio a una vita borghese, a binari più solidi di quanto ci potremmo immaginare: l’ascendente in Bilancia è estremamente estetizzante ma anche rigoroso, così come il segno solare. Saturno in decima casa, seppur in esilio (nel libro la mancanza di affetto negli anni della prima formazione che trapela continuamente), è pur sempre culminante nel suo Cielo, ad indicare, insieme a uno dei due governatori del suo ascendente, quanto possa alla fine risultare coriacea e determinata. In questo senso si annovera anche la dichiarazione dei suoi figli come unico punto saldo della sua vita, un ancoraggio forte e stabile di cui è gelosissima.

L’autobiografia è realistica fino all’autolesionismo (se non romanzata, ma non ci sarebbe motivo di crederlo): dalla madre descritta come una nevrotica che l’avrebbe picchiata selvaggiamente per futili motivi, all’arcinoto padre, perlopiù assente e disinteressato, completamente immerso nel suo mondo di cineasta e definitivamente lontano (fisicamente ed emotivamente) dalla vita della tre figlie, una delle quali, Fiore, morirà giovanissima in un incidente stradale. L’altra sorella, Anna, inchiodata dall’anoressia.

Asia si isola, cerca se stessa attraverso la lettura, la scrittura, la musica, la sessualità (non nasconde il suo vagabondaggio erotico in modalità fluida e poliamorosa), vince premi per le sue prime interpretazioni (tra cui un David di Donatello, ma non solo), quasi a sottolineare un ulteriore dicotomia tra alcune produzioni trash dalla recitazione improbabile (secondo chi scrive) e fugaci momenti di gloria. Quasi sempre queste fasi si alternano. Resta sullo sfondo la tragica morte del suo primo fidanzatino a 16 anni per overdose, il suo scandagliare possibili ‘altri’ mondi (Luna in Pesci) nelle droghe leggere, nell’alcool, in idealizzazioni clamorose seguite da altrettanto eclatanti disillusioni, ma anche il suo assoluto e precoce desiderio di autonomia (Venere in Leone in undicesima casa trigona a Giove in Ariete in settima: gli amici come famiglia suppletiva all’inesistenza di quella d’origine). Sempre Venere in Leone: orgogliosa dichiarazione d’indipendenza: nonostante le condizioni psicologiche non sempre ottimali e la scarsa qualità (come da sua stessa ammissione) di molte pellicole a cui ha partecipato, si presenterà sempre puntuale sul set per difendere la sua autonomia e poter crescere i figli.

Anche quando aderirà al movimento #metoo, che dovrebbe rappresentare le istanze di ribellione delle donne vittime di violenza sessuale o di stalking (vedi anche: caso Weinstein, produttore americano accusato di aver sedotto in maniera subdola e melliflua decine di attrici – poi effettivamente condannato per stupro), sceglierà il momento sbagliato: un discorso kamikaze (da lei stessa così definito nell’autobiografia) al festival di Cannes 2018, dove viene invitata come premiatrice alla migliore attrice non protagonista, nel quale dichiara di essere stata violentata dal produttore nel 1997. Il suo “j’accuse”, invece di essere accolto con il dovuto plauso, si traduce in un’esternazione che raggela l’atmosfera sfavillante del Festival. Da quel momento, non ricevendo l’endorsement (a parte quello di Spike Lee) delle colleghe, decide di non farne più parola. Anche in Italia, subisce un processo mediatico-televisivo, che la mette nella condizione di sentirsi più un’adescatrice irriconoscente che una vittima. Ancora accuse.

Inoltre, se la sua partecipazione come giudice ad X-Factor viene improvvisamente cancellata per non associare il ‘buon nome’ del programma al suicidio di Bourdain, anche l’adesione al dance-show ‘Ballando con le stelle’ la vedrà in aperta polemica con la giurata Selvaggia Lucarelli.
La sua storia lampo con l’altro bello-e-dannato Fabrizio Corona, farà il resto, così come certe foto vietate ai minori di 18 anni per i loro contenuti non propriamente ortodossi. Forse vittima (valori Vergine-Bilancia/Luna in Pesci, quadrato Sole-Marte), forse anche carnefice (Plutone e Urano dominanti, Saturno culminante), molto più probabilmente entrambe le cose.

Si intravede infatti un certo autocompiacimento nell’epilogo del suo libro-confessione: “Non mi sono mai conformata, non ho MAI barattato una mezza bugia per un briciolo di serenità. Mi sono sempre presa sulla faccia qualsiasi cazzotto che mi sferrasse la vita senza cercare di evitarlo. Solo io so quanta forza c’è voluta per diventare quella che sono, come persona e come donna, quanto coraggio per non raccontare mai balle a me stessa, per trascinare per il mondo questo cuore selvaggio, per sguainare la spada ogni volta che un drago ha ostacolato il mio cammino. (…) Di fari nella vita ne ho avuti pochi, ho sempre navigato a vista (….). Ma, credetemi, ogni volta che la mia assenza totale di conformismo ha infastidito qualcuno, ho saputo di essere nella giusta direzione “

Insomma: tutto fuorché una vita tranquilla.
Come una per cui la guerra non è mai finita.